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Luigi Di Maio, il retroscena. Giovanni Tria furioso: "Avete bloccato il Paese", "Di Tav parliamo noi, non tu"

Cristina Agostini
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Luigi Di Maio e Giovanni Tria si incontrano per parlarsi ma finiscono ancora una volta per litigare: "Giorni fa ho cenato in una casa milanese con imprenditori di Confindustria, Confapi, Confcommercio", racconta il ministro dell'Economia secondo quanto riporta in un retroscena la Repubblica, "Erano tutti delusi. Per loro il governo è immobile. Non è solo questione di Tav, è passata l'idea che il Paese è bloccato. Possibile che non lo capite?". Ma no, Di Maio non capisce: "Di Tav parliamo noi, non tu. C'è un contratto di governo". E ancora: "Ti ricordo che hai zero parlamentari, noi diverse centinaia. Sono loro che votano la fiducia ai ministri di questo governo, te compreso".  Una tensione altissima che si scarica sul vertice di Palazzo Chigi. Tria insiste: "Dobbiamo reperire risorse per tenere in ordine i conti, abbiamo preso un impegno a dicembre. Potrebbero chiederci una manovra correttiva. Se non individuiamo le risorse necessarie, dovremo aumentare l'Iva".    Leggi anche: "Scoppierà come Renzi", ecco qua "l'alleato" grillino. Che cosa pensano davvero di Salvini dentro al M5s

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