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Diciotti, Ong e migranti, "deriva xenofoba e razzista". Nero su bianco: manifesto delle toghe contro Salvini

Giulio Bucchi
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Una "deriva xenofoba e razzista", dichiarazioni "di stampo eversivo". Dopo l'Anm, è Magistratura democratica (il sindacato "rosso" delle toghe) a scagliarsi contro Matteo Salvini e il governo andando ben oltre i rilievi di tipo tecnico sull'operato dei ministeri dell'Interno o della Giustizia. "La costruzione di nuove soggettività di tipo identitario - spiega la segretaria generale Mariarosaria Guglielmi nella sua relazione al Congresso di MD - è parte rilevante della strategia del populismo e dei neonazionalismi, che, alimentando strumentalmente la percezione dell'invasione da parte degli stranieri, ha innescato anche nel nostro Paese una deriva xenofoba e razzista, e sta rimettendo in discussione i principi e i valori fondanti della democrazia europea".  Leggi anche: "Candidati e fatti eleggere con la sinistra". Salvini devasta il presidente delle toghe "Con la chiusura dei nostri porti e la messa al bando delle Ong - evidenzia ancora la Guglielmi - si è consumata una violazione senza precedenti degli obblighi giuridici e morali di soccorso e di accoglienza, che derivano dal diritto interno ed internazionale". E "con le vicende delle navi Aquarius e Diciotti abbiamo scritto una pagina nuova per il nostro Paese imboccando un percorso, sconosciuto ed inquietante". "Abbiamo - osserva - in pochi mesi e con pochi gesti annientato intere esperienze di integrazione e di inclusione". Nero su bianco, ora sarà forse più chiaro il contesto "culturale" in cui è nato il processo contro Salvini.

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