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Alessandra Ghisleri a L'aria che tira, lezione ai compagni: che roba è stato il corteo pro-immigrati di Milano

Davide Locano
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Siamo negli studi de L'Aria che tira, il programma condotto da Myrta Merlino su La7. Presenti tra gli altri Alessandra Ghisleri e Fausto Bertinotti. Si parla di Tav e di Nicola Zingaretti, neo-segretario del Pd, e la sondaggista di Euromedia Research sottolinea: "Poiché la Tav è un argomento di campagna elettorale, ha fatto bene ad andare a Torino il giorno dopo le primarie. Lì si trova il collegio numero uno, il Nord-Ovest, dove si terrà uno scontro importante: nello stesso giorno si voterà per la regione Piemonte e per le Europee". Leggi anche: Alessandra Ghisleri spiega il suicidio M5s in Sardegna A quel punto interviene Bertinotti, il quale sottolinea: "Se fosse andato a Milano sarebbe stato meglio". Chiaro il riferimento alla manifestazione anti-razzista e pro-immigrati promossa da Beppe Sala nel capoluogo Milanese. Ed è qui che la Ghisleri si esprime su quel corteo: "La manifestazione di Milano è stata una manifestazione civica. Si passa dal populismo di governo al populismo civico, dobbiamo stare attenti". Bertinotti ovviamente dissente: "La partecipazione popolare non è populismo". Ma la Ghisleri ribatte colpo su colpo: "Se Zingaretti fosse andato a Milano avrebbe avuto questa valenza. Lui è andato a stabilire che non fa un'unione, così come annunciato da molti giornali, con i 5 Stelle. Pone dei paletti su quella che è una nuova politica del Pd. Se fosse andato a Milano avrebbe voluto mettere il cappello su una manifestazione che invece è giusto che fosse stata libera", conclude la Ghisleri. Di seguito l'intervento di Alessandra Ghisleri:

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