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Luigi Di Maio ricatta Matteo Salvini sulla Tav: pronto a votare contro sul caso Diciotti

Gino Coala
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Lo scontro nel governo sulla Tav Torino-Lione è rapidamente degenerato in un clima da ricatto politico tra grillini e leghisti, con il caso Diciotti riemerso pericolosamente a minare la tenuta dell'esecutivo. Solo nelle ultime ore, Matteo Salvini ha ribadito di voler "andare fino in fondo" perché il cantiere della linea ad alta velocità sia avviato. Luigi Di Maio ha risposto a muso duro, parlando di comportamento "irresponsabile". Come mai il grillino sia stato così drastico nel commentare l'alleato leghista, lo spiega quel che i due si sono detti poche ore prima, durante il vertice fiume sulla Tav a palazzo Chigi. Leggi anche: Di Maio e gli insulti a Salvini: "Perché è un irresponsabile" Uno dei momenti più tesi durante la riunione notturna tra tecnici e politici nell'ufficio del premier Conte, come riporta il Messaggero, è stato quando Di Maio ha confidato a Salvini: "Se perdo questa partita non c'è più campionato". Per poi aggiungere in modo chiaro e tondo: "Io non posso - riferendosi alla Tav - cade il governo e verrebbe giù tutto". È poi "qualcuno ai piani alti del Movimento" a chiarire il retroscena al Messaggero: Di Maio fa riferimento al caso Diciotti. Entro la fine di marzo, Salvini dovrà affrontare il voto del Senato che si esprimerà sull'autorizzazione a procedere richiesta dal tribunale dei ministri di Catania. La giunta presieduta da Maurizio Gasparri si è già espressa per respingere la richiesta, compresi i membri grillini. Il clima nel governo nel frattempo è cambiato, Di Maio sa di avere i numeri necessari per ribaltare il voto della giunta anche a palazzo Madama. Una mossa che scatenerebbe immediatamente la caduta del governo, con il M5s destinato al crollo, visti i sondaggi sia sui consensi che sulla Tav, voluta da oltre il 75% degli italiani.

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