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M5s, se cade il governo tutto pronto: "Alleanza con il Pd, non dobbiamo scordare che..."

Giulio Bucchi
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Crisi di governo? Nessun problema: i ribelli M5s si preparano già ad aprire le porte al Pd. È la senatrice Paola Nugnes, molto vicina a Roberto Fico, a lasciar intuire il piano B dei grillini in Parlamento in caso di rottura (auspicata) con la Lega. Leggi anche: "Dovrebbe fare una cosa sola". Pure la Fattori manda a casa Di Maio Sulla Tav, spiega la senatrice all'agenzia AdnKronos, "è arrivato il momento, tardivo, di far valere il peso della nostra maggioranza". Se Matteo Salvini terrà duro sul sì, "a quel punto sarà il Carroccio a prendersi una responsabilità sul governo" e i 5 Stelle saranno liberi di cercare "altre alleanze in Parlamento" a partire dal Partito democratico. "Lo so che il nuovo Pd non si è staccato dalle vecchie scelte. Ma non le ha neanche portate molto avanti nella XVII legislatura... Sonderei convergenze nuove. Abbiamo il 33%, loro (la Lega, ndr) ancora solo il 17%", ragiona la Nugnes, secondo cui ci sono ancora dossier spinosi come quello delle autonomie destinati a marcare la differenza tra M5s e Lega. "Non possiamo lasciare il Paese in mano alla destra identitaria. Questo governo ci è costato e ancora rischia di costarci troppo caro, in termini di identità e di consensi. La perdita dei consensi vuol dire che non si sono date le doverose risposte a chi ci ha dato un mandato preciso. Noi - conclude la Nugnes - i voti li abbiamo presi al Sud e da sinistra, è ora di fare i conti con questo. Altrimenti, dopo aver costruito rampe di lancio alla destra di Salvini le daremo a breve al centrosinistra del Pd e noi scompariremo".

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