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Matteo Renzi, mossa kamikaze da Emmanuel Macron: immigrazione, attacca Marco Minniti

Gino Coala
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Il piano di Matteo Renzi verso l'autodistruzione politica procede spedito con l'ultima missione dell'ex premier alla corte di Emmanuel Macron. Mentre al Senato si votava per respingere la richiesta di autorizzazione a procedere su Matteo Salvini per il caso Diciotti, Renzi era a Parigi per un faccia a faccia con il presidente francese per mettere in piedi un "fronte anti-sovranista" in Europa, che tenga dentro addirittura Alexis Tsipras. Leggi anche: Cacciari, tsunami in diretta: "Macron? Se alle elezioni...". La sua clamorosa "svolta sovranista" Anche se in agenda non c'erano altri temi oltre a quello elettorale, Renzi non ha perso occasione per battere un colpo sulla crisi in Libia e l'emergenza immigrazione, tornando a rinnegare l'operato dell'ex ministro dell'Interno Marco Minniti e i suoi tentativi di accordi con le autorità libiche. Renzi sulla sua newsletter si riduce oggi a dare ragione all'ex presidente del Pd, Matteo Orfini, che attaccava Minniti, l'unico che in qualche modo aveva provato a frenare le ondate di sbarchi sulle coste siciliane. L'ex segretario Pd si ricorda solo davanti a Macron di non essere stato d'accordo con la linea del governo Gentiloni sul contrasto all'immigrazione selvaggia. Addirittura invita a "stracciare gli accordi con la Libia - che tanto avevano irritato la Francia - non ci può essere alcuna forma di collaborazione con chi è corresponsabile di queste crisi umanitarie". E Minniti da parte sua, riporta Repubblica, si è sfogato con i compagni dem, rifiutandosi di sbarcare sui social: "Se Renzi ha cambiato idea, bisogna chiederlo a lui. Io non sono mai stato portavoce di Renzi come credo di avere dimostrato durante la breve candidatura alla segreteria Pd".

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