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Bruno Vespa, Lega e M5s sempre più distanti, dopo le elezioni europee si tornerà al voto

Cristina Agostini
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"Il Movimento 5 stelle sta cambiando pelle", "Virginia Raggi a Roma (nove assessori cambiati in mille giorni, uomini chiave arrestati o indagati) e Chiara Appendino a Torino sono molto provate", rivela Bruno Vespa nel suo editoriale su Il Giorno. E in questo scenario "Luigi Di Maio è una persona diversa da quella che era a Natale, prima delle elezioni in Abruzzo e in Sardegna e prima della tempesta giudiziaria romana". E la distanza con la Lega aumenta. Non solo in termini di consenso. Tanto che secondo Vespa dopo le europee si tornerà al voto. Leggi anche: "Se Di Maio e i 5 Stelle...". La Meloni al governo? A microfoni spenti, la confidenza del suo deputato Ma c'è un altro dettaglio, dice Vespa: "Mi parve smarrita Virginia Raggi l'altra sera a Porta a porta quando le dissi se non trovava poco elegante che l'avvocato complice di De Vito lo invitasse a utilizzare al più presto (e il Cielo sa in che modo) gli ultimi due anni di consiliatura perché poi la fortunata 'congiunzione astrale' si sarebbe esaurita. Mai più i 5 Stelle al governo di Roma e perfino dell'Italia? Affrettarsi prima che la festa finisca?".  Insomma, "Di Maio ha iniziato a giocare una nuova partita. In proprio. Deve evitare che il fossato che i sondaggi vedono nel distacco da Salvini diventi una voragine ed evitare soprattutto che il nuovo Pd di Nicola Zingaretti lo raggiunga o addirittura lo sorpassi alle elezioni europee, come avverrà prevedibilmente domani in Basilicata (dopo Abruzzo e Sardegna), la regione dove alle politiche di appena un anno fa il M5S aveva trionfato con il 44 per cento dei voti. Se la politica sulla sicurezza ha portato tanta fortuna a Salvini, ecco Di Maio proporne una propria". Il problema è che sulla Tav "dopo la ruvida chiusura opposta ieri da Macron a Conte («La Francia va avanti»)", la partita è "persa". E l'unica "speranza" del M5s è il reddito di cittadinanza: "la maggior parte degli italiani resta contraria al provvedimento, ma quando all' inizio di maggio arriveranno i primi assegni con decorrenza aprile qualche gratitudine elettorale potrebbe esserci", conclude Vespa. Ma attenzione: "Di qui al 26 maggio la collegialità di governo andrà perciò spegnendosi in favore di singole iniziative elettorali. Ma difficilmente riprenderà il 27 perché un' altra campagna elettorale sarà iniziata. Per le elezioni politiche".

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