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Laura Castelli, il delirio della viceministra grillina contro Salvini: "Perché attacca la Raggi"

Gino Coala
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Laura Castelli non è una alla quale la si fa sotto il naso. La grillina è stata da poco promossa come viceministro di Giovanni Tria per meriti conclamati, tra i quali l'arguzia che le ha permesso di smascherare il vero piano di Matteo Salvini sul Comune di Roma. Il leghista ha criticato la scelta del suo stesso governo di imbarcarsi i 12 miliardi di debito maturati anche dall'amministrazione di Virginia Raggi. Secondo la Castelli, però, quell'operazione è a costo zero per lo Stato, perché così facendo smetterà di versare i 300 milioni di euro annui a favore della gestione commissariale. Leggi anche: Castelli, la grillina imbarazzante: come fa a non azzeccarne neanche una Non ci sarebbe motivo quindi di attaccare quel provvedimento del governo. Ed è a quel punto che alla Castelli viene l'intuizione su cosa spinga Salvini ad attaccare in quel modo il Comune di Roma: "Salvini dice queste cose - ha aggiunto la Castelli al Messaggero - per campagna elettorale. Si dovrebbe ricordare che la Capitale d'Italia è Roma e non è Milano". Lezioni preziose della grillina che finalmente arriva all'affondo contro il vicepremier: "Ma fa così perché non vede l'ora che cada il Comune di Roma, forse per andare a elezioni, è evidente, no? Ma è un'operazione su cui può star tranquillo. Mi pare poi che la nuova Lega non sia più nordica, o sbaglio?". Pure spiritosa. di Gino Coala

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