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Ruby bis, la Cassazione conferma le condanne per Fede e Minetti: cosa rischia l'ex direttore del Tg4

Gino Coala
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I giudici delle Cassazione hanno dichiarato inammissibili i ricorsi e quindi hanno confermato la condanna a 4 anni e 7 mesi di reclusione per l'ex direttore del Tg4 Emilio Fede e a 2 anni e 10 mesi per l'ex consigliera regionale della Lombardia Nicole Minetti nel processo Ruby bis, che ha al centro l'accusa di favoreggiamento della prostituzione per le serate nella villa di Silvio Berlusconi ad Arcore. Leggi anche: Emilio Fede, video sconvolgente: ridotto così e quelle strane frasi, roba inquietante Fede dovrebbe scontare la prima parte della pena, alcuni mesi di detenzione domiciliare, e non in carcere, per poi chiedere l'affidamento in prova ai servizi sociali. La Minetti, invece, condannata a una pena inferiore ai 4 anni, potrà subito chiedere l'affidamento in prova. Nel caso dell'ex direttore del Tg4, i magistrati della Procura generale dovranno emettere un ordine di carcerazione, per via della condanna superiore ai 4 anni. L'ordine potrà comunque essere sospeso dai magistrati, concedendo quindi 30 giorni alla difesa del giornalista per ottenere la detenzione domiciliare in virtù dell'età, cioè 87 anni. "Io sono stato condannato perché ho indotto sei ragazze alla prostituzione - ha detto Fede all'Adnkronos dopo aver appreso della sentenbza - Perfetto. Punto e basta. Se qualcuno ci crede va bene. Non commento minimamente. Mi viene da ridere. Intanto devo scegliere dove fare gli arresti domiciliari, se a Roma, a Napoli, a Capri o a Milano. Chi può credere che io abbia potuto far prostituire delle ragazze con Berlusconi? Alcune di queste ragazze io non le conoscevo neanche. Le due ragazze di Torino le ho viste una volta nella vita. Mah, davvero noon voglio aggiungere altro".

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