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Lutto nel Pd, è morta Pina Cocci la pasionaria che mise in riga il partito

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Cristina Agostini
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Lutto nel Pd per la morte di Pina Cocci. "Se stamo messi così, nun me ce chiamate più...", disse dopo l'Assemblea di un anno fa del suo partito (frase che l'ha resa famosa). Il suo non era un semplice sfogo, ma l'analisi politica migliore che si potesse fare di un Partito Democratico piegato dalla sconfitta elettorale e alla ricerca di una identità e di una strada per ricominciare. In quel momento nessuno nella sala dell'Ergife vedeva più la sedia a rotelle sulla quale Pina era costretta fin da quando era bambina, tanta era la sua forza, la sua passione. Leggi anche: Dario Franceschini, sempre lui... Inciucio col M5s: ecco le prove. Ora vuole sposare Luigi Di Maio Un carattere capace di mettere in riga chiunque incontrasse, quello della delegata di Tor Bella Monaca, dal semplice consigliere municipale al segretario nazionale. Nata e cresciuta all'ombra delle torri di via dell'Archeologia, in una periferia romana impegnativa, Pina Cocci era diventata un punto di riferimento per chi si batteva per riportare dignità agli abitanti del quartiere. E con i suoi interventi di fuoco, in assemblea come sui social network, ha riportato i dirigenti nazionali lì dove mancavano da tempo. Non a caso, dopo la sua implacabile analisi del maggio 2018, Maurizio Martina decise di tenere la prima riunione di segreteria del suo mandato proprio in una libreria di Tor Bella Monaca. Ora il Pd la saluta "nel giorno che lei amava di più" e Nicola Zingaretti scrive su Twitter: "Ciao Pina, ancora non ci credo. Ciao e grazie per la tua passione, il tuo coraggio e i tuoi rimbrotti. Per la tua immensa passione. Ciao e grazie". Commosso anche Matteo Renzi: "Pina è stata una compagna di strada generosa, appassionata, intelligente. La sua polemica costante era un modo per dirti che ci teneva. Che ti voleva bene. E anche io le volevo bene, tanto. Ci ha lasciato oggi, ci mancherà".  

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