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Casapound, Salvini contro gli stupratori di Viterbo: "Serve la castrazione chimica"

Gino Coala
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Dopo l'arresto di due militanti di Casapound per violenza sessuale di gruppo su una donna di 36 anni, il vicepremier Matteo Salvini è tornato a invocare l'introduzione della castrazione chimica per pedofili e stupratori. Proprio sul caso dei due ventenni di Viterbo, dei quali uno è consigliere comunale di Casapound, Salvini ha detto: "La galera non basta, chiederemo l'immediata discussione della nostra proposta di legge". Sulla vicenda è anche intervenuto lo stesso Simone Di Stefano, che dopo aver espulso i due arrestati ha detto: "Auspico pene durissime come per ogni altro infame stupratore". Leggi anche: Casapound, arrestati a Viterbo due militanti per violenza sessuale di gruppo: uno è consigliere comunale Mentre il vicepremier Luigi Di Maio ha bollato i due ventenni arrestati come "due balordi", dal M5s è partito l'ennesimo attacco contro Salvini e la sua proposta sulla castrazione chimica: "Basta con questa storia. È una presa in giro alle donne, lo abbiamo già spiegato, e tra l'altro non è nel contratto di governo. Ma ciò che più incuriosisce nelle parole della Lega che anche anche Casapound chiedeva e chiede la castrazione chimica e poi guarda il caso, ad aver commesso lo stupro e a essere arrestato è un loro consigliere". Secondo i grillini: "Serve la certezza della pena e anni e anni di detenzione, perché lo strumento della castrazione chimica non colpisce gli stupratori, anzi lascia criminali e stupratori a piede libero".

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