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Luigi Di Maio, il ricatto contro Salvini che cancella Berlusconi dalla politica: "Vediamo se fa sul serio"

Gino Coala
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È bastata una telefonata tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi per far impazzire di gelosia Luigi Di Maio, sempre più ossessionato dal sospetto che l'alleato leghista stia tramando un tradimento alle sue spalle con l'altro alleato, con il quale condivide ancora un patto di ferro nelle regioni e nei comuni. E come nelle coppie in crisi profonda, il vicepremier grillino vuol mettere alla prova il collega leghista con una doppia mossa ai limiti del sacrificio personale. Leggi anche: Salvini, la tentazione di tornare subito con Berlusconi: su cosa cade il governo Quando mancano meno di due settimane dalle elezioni Europee, il M5s puntano a depositare il prossimo martedì il pacchetto di proposte di legge Macina sul conflitto di interessi, Dadone sulle incompatibilità parlamentari, e Silvestri sui lobbisti in Parlamento. Un'accelerazione su particolari temi del contratto di governo dal chiaro intento ricattatorio da parte di Di Maio, che ai suoi, come riporta il Corriere della sera, ha detto chiaro e tondo: "Vediamo se la Lega fa sul serio o no". A scorrere i punti principali che compongono il pacchetto delle proposte di leggere, è limpida l'intenzione dei grillini di escludere per sempre dalla politica tanto Silvio Berlusconi, quanto tutti gli imprenditori che operino in regime di concessione pubblica, oltre che nell'editoria. Senza dimenticare anche la stretta sui direttori di giornali nazionali e telegiornali, ai quali sarebbe vietato di candidarsi se nei sei mesi precedenti sono stati ancora in carica.

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