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Non è l'Arena, Franco Bechis e il dietro le quinte: "Così Massimo Giletti apre la crisi di governo"

Gino Coala
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A qualcuno potrebbe sembrare anche grottesca la scena di Matteo Salvini che scopre in diretta a Non è l'Arena che qualcuno abbia dato l'ordine di sbarcare i migranti dalla Sea Watch3. Ma più dello scontro istituzionale tra magistratura e governo, quel che si è materializzato ieri sera da Massimo Giletti è stato l'ultimo colpo potenzialmente definitivo per far cadere il governo. Secondo Franco Bechis sul Tempo, infatti, quella diretta ha svelato tutti i segnali che la crisi di governo sia ormai un'ipotesi concreta. Leggi anche: Non è l'Arena, Salvini inchioda Toninelli: "Immigrati? Ora vai a dirlo agli italiani" A dimostrarlo è stata soprattutto la reazione di Salvini quando si è diffusa la prima ipotesi sullo sbarco, che sarebbe stato autorizzato dalla Capitaneria di porto, quindi dal ministro grillino Danilo Toninelli. A quel punto, sottolinea Bechis, Salvini "è diventato paonazzo, pur cercando di celare la rabbia sotto un sorriso di circostanza". Il governo stava per cadere sotto i colpi del leghista, ormai pronto al tutto per tutto pur di rimediare alla promessa involontariamente infranta poco prima, cioè di non far sbarcare nessuno. A salvarlo però è stato indirettamente Urbano Cairo, visto che Giletti ha dovuto mandare una lunga pausa pubblicitaria. Abbastanza lunga per recuperare informazioni più precise, su una vicenda che avrà comunque conseguenze pesanti sulla sorte del governo Conte.

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