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Davide Casaleggio si muove per il voto, caos nel M5s: perché Luigi Di Maio ha le ore contate

Caterina Spinelli
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C'è una partita nella partita ed è tutta interna. Il Movimento 5 Stelle, dopo la batosta delle elezioni europee, non può tornare alle urne. Lo sa bene Luigi Di Maio che sembra pronto a tutto pur di assecondare l'alleato leghista. Così facendo, però, il leader pentastellato impone ai suoi un dietrofront. Quello sul possibile rimpasto, quello sulle autonomie e quello più amaro di tutti: la Tav. L'attuale calma piatta non per forza sancisce una tregua definitiva. Il patto di governo, cronoprogramma alla mano, è di fronte a un bivio: sottoscrizione o stralcio per sempre. Ma nella concitata atmosfera degli ultimi giorni, quello che è passato in sordina è senz'altro la crisi all'interno del Movimento. Davide Casaleggio vorrebbe prendere in contropiede Matteo Salvini e votare prima del previsto. La valutazione è semplice: meglio andare al voto subito a testa alta oppure rischiare di andarci "dopo che la Lega avrà ulteriormente assorbito altri nostri voti?". E quasi in accordo, ad andare all'attacco del vicepremier, è stato Danilo Toninelli, che ai microfoni di Radio24 ha bollato come "stupidaggine" la sospensione del codice degli appalti pretesa dal Carroccio: "Mi sono stancato della retorica di Salvini". Prima di pensare alle sorti del governo però il partito con le cinque stellette deve fare ordine al suo interno. E se il "grande-capo" Casaleggio desidera le urne, è difficile che il M5s riesca a mettere a posto le cose. Leggi anche: Il rimpasto-trappola di Di Maio, ma Salvini non abbocca

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