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Silvio Berlusconi, la mossa diabolica: fusione con la Lega? Ecco qual è il vero obiettivo

Davide Locano
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Un'idea spiazzante, quella lanciata da Silvio Berlusconi, ovvero la fusione di Forza Italia con la Lega. Spiazzante anche per i vertici azzurri. Ma l'obiettivo del Cav, spiegano fonti del partito a Il Giornale, era anche - forse soprattutto - tattico: vuole togliere margini di manovra al suo primo nemico interno, il dissidente Giovanni Toti. Il "no" di Matteo Salvini alla proposta era atteso, dato per scontato. Ma come effetto collaterale della proposta berlusconiana si è registrato il fatto che la voce del governatore della Liguria, da sempre assai vicino alla Lega, risultasse meno perentoria e riconoscibile. Già, Toti è stato "scavalcato" dall'idea del Cavaliere, che prova ancora una volta a salvare il salvabile in Forza Italia. Leggi anche: Forza Italia, rivolta contro la "fusione" proposta da Berlusconi L'obiettivo è tenere in piedi e riformare il partito, anche mettendo in discussione il principio che impedisce l'effettiva contendibilità delle cariche. Un passaggio chiave del piano riformista sarà la segreteria politica che si terrà il 25 giugno, dove potrebbe essere tratteggiato un coordinamento nazionale con tre-cinque "capi", tra i quali circola il nome di Gregorio Fontana al Nord, Sestino Giacomoni al Centro e Mara Carfagna al Sud. Ma le gerarchi vanno ancora definite. Di sicuro, Berlusconi non vuole arrendersi all'offensiva di Toti, che secondo alcune indiscrezioni, in caso di scissione e nuovo partito, potrebbe attrarre a sé altri azzurri dissidenti.

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