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Giuseppe Conte: "In Europa abbiamo un portafoglio economico, che è meglio del posto di Federica Mogherini"

Cristina Agostini
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Per Giuseppe Conte "poteva andare ben peggio" per l'Italia nella trattativa europea sulle nomine. Anche perché, spiega il presidente del Consiglio in una intervista a Il Corriere delle Sera, non partirà la procedura d'infrazione e anzi l'Italia potrebbe avere addirittura più voce in capitolo sulla politica economica europea: "Otterremo un portafoglio economico di peso, ragionevolmente abbinato alla vicepresidenza della Commissione", afferma Conte. "Se fosse un commissario alla Concorrenza, significherebbe poter svolgere un ruolo strategico. Non mi pare che nella legislatura appena conclusa avessimo strumenti e ruoli per incidere nel cuore delle politiche economiche". Leggi anche: Di Maio brucia Salvini: "Quale commissario avremo". Due rimpasti, un nome a sorpresa Finora erano italiani il presidente della Bce, Mario Draghi, quello del Parlamento, Antonio Tajani, più la rappresentante della politica estera, Federica Mogherini ma per Conte "la politica economica e finanziaria non la fanno nessuno dei tre. E, se ci riferiamo alla Banca centrale, Christine Lagarde, la nuova presidente, ha espresso una visione di politica monetaria assimilabile a quella di Draghi. In più, con la presidenza francese possiamo aspirare a entrare nel board della Bce. Per l'Italia è più strategico avere un portafoglio economico di rilievo piuttosto che l'Alto rappresentante. Fa una bella differenza".

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