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David Sassoli, Sergio Mattarella ha contrattato per la sua nomina e per evitare la procedura d'infrazione

Caterina Spinelli
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Tra i due litiganti (Italia e Europa), il terzo, Sergio Mattarella, gode. Quello che sembrava un regista silenzioso, si sarebbe dimostrato un furbo calcolatore. Sarebbe proprio il suo lo zampino - riferisce Il Tempo in un retroscena - che ha spinto la nomina del piddino David Sassoli alla presidenza del Parlamento europeo. A riferirlo sono proprio fonti vicine al Quirinale. Quella di Sassoli è stato inevitabilmente un brutto colpo per Matteo Salvini. I ministro dell'Interno, infatti, è stato relegato a spettatore. Quinto nell'emiciclo di Bruxelles il suo gruppo è stato superato dalla Francia e dalla Germania con il Ppe, Pse e Libe. Leggi anche: David Sassoli nominato al Parlamento Ue Ma c'è di più perché a evitare la procedura d'infrazione ci sarebbe ancora lui, Mattarella. È pur sempre vero che Giovanni Tria, ministro dell'Economia, si è impegnato in un lavoro certosino di ritocco del deficit e il premier Giuseppe Conte è riuscito a diventare un mediatore quasi sufficiente, ma il merito - sempre secondo il quotidiano capitolino - sarebbe anche del Presidente. Esemplari le parole utilizzate da Mattarella all'antivigilia della decisione della Commissione sui conti italiani. Il Presidente della Repubblica dicendo che l'Italia è un Paese sano e promuovendo il lavoro di Tria di fatto ha fornito all'Europa una "garanzia" in grado di agevolare la sospensione della procedura. 

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