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Sondaggio di Nando Pagnoncelli su Sea Watch: "Gli italiani per la linea dura, non stanno con Carola Rackete"

Cristina Agostini
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La vicenda Sea Watch è stata molto seguita dagli italiani, due su tre (63%) con molta attenzione e il 29% ne ha almeno sentito parlare. Come nel caso della Diciotti, scrive Nando Pagnoncelli nel suo sondaggio per il Corriere della Sera "gli italiani si confermano nettamente a favore della linea della fermezza che impedisca gli sbarchi sul territorio italiano dei migranti soccorsi in mare dalle navi delle organizzazioni umanitarie: il 59% si dichiara molto (34%) o abbastanza (25%) d'accordo, mentre il 29% è contrario. Dieci mesi fa i favorevoli erano pari al 61%". Leggi anche: "La verità su Ong e masse di schiavi". Fusaro, quello che nessuno ha avuto il coraggio di dire. Tutti zitti  "Il consenso alla linea salviniana non appare tanto dettato dalla preoccupazione che il nostro Paese non sia più in grado di accogliere altri migranti (solo il 28% è di questo parere)", continua Pagnoncelli, "quanto piuttosto dall'esigenza di coinvolgere gli altri Paesi europei nella gestione dei flussi (71%). Il braccio di ferro, quindi, è considerato l' nico modo possibile per costringere le altre nazioni europee a fare la propria parte, nella convinzione - largamente diffusa - che l' Ue ci abbia lasciato soli". E veniamo alla capitana della Sea Watch, Carola Rackete, "Ebbene, in questo derby tra capitani la maggioranza degli italiani (53%) sta con «il capitano» Salvini, mentre il 23% si schiera con la capitana Rackete, e uno su quattro (24%) non si pronuncia". 

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