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Matteo Salvini in soccorso del leghista ad honorem Luigi Di Maio: "Perché dobbiamo aiutarlo"

Davide Locano
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Nel suo ultimo retroscena, Augusto Minzolini lo definisce "leghista ad honorem". Si riferisce a Luigi Di Maio, il capo politico M5s, al centro dell'articolo del Minzo pubblicato su Il Giornale. Il ragionamento è quello che il giornalista sostiene da tempo: non ci sarà alcuna crisi di governo perché per la Lega e Matteo Salvini, il M5s è l'alleato perfetto: malleabile e inesperto, consente di comandare (seppur non su tutto e con agilità) e soprattutto consente di crescere nei sondaggi. Contesto certo difficile, tanto che tra i grillini, da tempo e soprattutto dopo il voto alle Europee, cova la protesta contro Giggino. Dunque vi è bisogno di difenderlo. Ed è per questo che Minzolini gli dà il titolo di leghista ad honorem. E non solo. Minzo dà anche conto di alcune parole pronunciate da Salvini con lo stato maggiore del Carroccio: "Dobbiamo aiuare Luigi (Di Maio, ndr) che ha problemi con i suoi". Parole che avrebbe pronunciato dopo l'attacco subito da parte di Vincenzo Spadafora, l'ultimo grillino che in autonomia ha cercato di dare una spallata al governo. Un governo che Salvini vuole preservare, tanto di chiedere ai suoi di aiutare Di Maio, il "leghista ad honorem" in difficoltà. Leggi anche: "Con chi ce l'hai?": la Maglie affonda Di Maio

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