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Luigi Di Maio accusa Matteo Salvini, l'agenda lo sbugiarda: occhio alle date: tragica figuraccia grillina

Giulio Bucchi
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Forse Matteo Salvini, stando alle accuse di Luigi Di Maio, è anche preveggente. Sì perché il leader del Movimento 5 Stelle, evidentemente stizzito, ha stigmatizzato il vertice del collega leghista con le parti sociali al Viminale considerandolo un puro stratagemma politico: "Quello che mi dà noia è che lo si fa per sviare dal fatto che secondo me un vicepremier deve andare in Parlamento a chiarire - ha spiegato Di Maio -. Parlare davanti al Parlamento è l'occasione per chiarire davanti agli Italiani sulla questione. Più si negherà la possibilità di chiarire come sono andati i fatti e più se ne parlerà".  Leggi anche: "Salvini sfugge allo scandalo". Di Maio accusa, Salvini lo zittisce Il riferimento è al caso dei presunti fondi russi alla Lega, con Salvini intenzionato ad andare a riferire in Parlamento ma con calma, con i suoi tempi. Preveggente, si diceva, perché l'inchiesta è partita con la pubblicazione dell'audio di Gianluca Savoini all'hotel Metropol di Mosca, di cui si è iniziato a parlare il 10 luglio scorso. Bene, Salvini, come ricorda anche il Giornale.it, già a fine giugno aveva annunciato di voler incontrare le parti sociali, mentre la convocazione del tavolo per il 15 luglio è arrivata il 5 luglio. Ben prima, quindi, del caso Savoini. A testimonianza di come Salvini l'agenda la detta e Di Maio forse non la guarda con sufficiente attenzione.

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