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Pierluigi Coppola cacciato da Danilo Toninelli perché pro-Tav: "Accuse false contro di me. Quel dossier...

Cristina Agostini
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Pierluigi Coppola, ingegnere napoletano, unico componente della commissione per l'analisi costi-benefici favorevole alla Tav, è stato licenziato in tronco con una pec dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ma non sa ancora il motivo: "Nella mail che ho ricevuto mi si accusa di aver violato il codice di comportamento dei dipendenti pubblici. Non ho mai offeso la pubblica amministrazione, né ho arrecato danno. Ho chiesto spiegazione al ministro ma non ho ricevuto risposta", dice in una intervista a Il Corriere della Sera. Leggi anche: "Come è possibile che un pirla...". A lezione da Sgarbi: fare a pezzi Toninelli, con classe Continua Coppola: "Sulla base delle mie analisi ritengo che la Torino-Lione sia un'opera utile che porta benefici. E ho contestato i metodi degli altri esperti. Da allora non ho partecipato più alle loro riunioni. Non capisco perché vengo mandato via proprio adesso". Intanto Toninelli non sente più nessuno di quella commissione: "Sarà molto impegnato immagino. Noi siamo tecnici, non politici. Possiamo essere in disaccordo. Non ha senso finire in polemica". Dal ministero c'è poi l'idea che Coppola abbia diffuso un controdossier che dice che la Tav conviene. "È falso. Le mie stime sull'opera erano molto diverse da quelle dei colleghi che hanno contestato l'opera. Ho consegnato il mio dossier alla struttura del Mit e a Toninelli. Qualcuno l'ha fatto circolare online, ma non io".

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