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Luigi Di Maio con Repubblica contro Matteo Salvini: "Quelle sparate non servono"

Caterina Spinelli
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"Noi siamo qui per fare. Il governo deve fare. Le forze politiche che sostengono questo governo devono impegnarsi a fare le cose. Solo che a tratti si fa confusione tra maggioranza e opposizione". Luigi Di Maio non lo cita mai, ma il messaggio è chiaramente rivolto a Matteo Salvini, che poco prima aveva detto: "Io voglio un governo che fa le cose, altrimenti la parola va agli italiani". "Mi aspetterei muri e 'no' dalle forze di opposizione, che poi è quello che fanno. Ma da chi sostiene questo governo - avverte, su Facebook il vicepremier e capo politico M5s - mi aspetto lealtà e sostegno a riforme e norme che dobbiamo portare avanti. Perché questo non è un gioco, abbiamo delle responsabilità". Leggi anche: Salvini e Di Maio, scontro totale sulla riforma della Giustizia Poi ancora: "Adesso dimostriamo di meritarci la fiducia che ci hanno dato gli italiani. Se ci sono problemi si risolvono, ma poi si va avanti. Attacchi, sparate fuori dalle righe, a cosa servono? Di sicuro non fanno bene al Paese", prosegue il pentastellato. "Dobbiamo governare? Bene, facciamolo con serenità e trasparenza. Se qualcuno invece ha in mente altro, lo dica tranquillamente. Penso che possiamo fare tanto con questo governo, ma ci deve essere la volontà politica da parte di tutti. Da parte del Movimento 5 stelle c'è", ha concluso. E Di Maio, ancora una volta senza riferimenti espliciti, si riferiva alle polemiche del pomeriggio innescate da Salvini, prima contro l'inviato di Repubblica e poi contro la rom che si è augurata che sparassero in testa al leghista.

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