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Matteo Salvini sull'asse Pd-M5s: "Magari, la Lega avrebbe solo da guadagnarci". Il piano per eliminarli

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Caterina Spinelli
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"La politica non è un fatto stagionale". Matteo Salvini commenta così la discussa crisi di Ferragosto (per molti mai vista prima). "Se i tanti no che ricevevo dagli alleati hanno superato i pochi sì in piena estate non è colpa mia. Quando il vaso è colmo è colmo, indipendentemente dal clima" ha riferito alle pagine del Giornale. Il leader leghista sembra non temere gli "inciuci" di quelle forze politiche che una volta si tiravano i capelli e che ora sono pronti a fare il gioco sporco assieme: "Ci provino e vediamo che succede - dice Salvini al direttore Alessandro Sallusti -. Le furbate hanno le gambe corte e le dico anche che in una simile ipotesi la Lega avrebbe tutto da guadarci: non durano quattro anni e al prossimo giro sparirebbero dalla scena politica". E ancora: "Questo ipotetico asse Pd-M5s nasce per salvare il c**o a Matteo Renzi. È la sua mossa della disperazione, se si va a votare dubito che rientri in Parlamento". Leggi anche: Salvini, la mossa estrema per fa fuori Conte: ecco a cosa si è preparato Poi il ministro dell'Interno parla del centrodestra unito: "Nelle prossime ore vedrò Berlusconi e la Meloni alla luce del sole. Proporrò loro un patto, l'Italia del sì contro l'Italia del no". E a Sallusti che lo punzecchia sulla questione del centrodestra unito alle elezioni, Salvini replica immediatamente: "Le vecchie classificazioni non mi appassionano. Mettiamola così, oltre il vecchio centrodestra. Nel quale c'è Forza Italia, Fratelli d'Italia e poi ci sono nuove realtà fatte da buoni sindaci e amministratori". Il leader del Carroccio non esclude neppure i Cinque Stelle: "Non sono mica tutti come Fico o Di Battista".

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