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Nassiriya, Corda (M5S): "Nessuno ricorda il kamikaze"

Emanuela Corda

La follia della pentastellata Emanuela Corda: "Si parla di lui come solo di un assassino". Uccise 28 persone, 19 italiani

Andrea Tempestini
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Vi ricordate quando Beppe Grillo, tra il serio e il faceto, diede le coordinate del Parlamento italiano ad Al-Qaeda? Il guitto ligure proponeva un attacco kamikaze alle nostre istituzioni: meglio Camera e Senato che qualsiasi altro obiettivo, magari civile. E - ma questo non lo disse - magari Grillo avrebbe anche voluto celebrarlo, il kamikaze pronto a immolarsi pur di disintegrare il Parlamento. Una follia, quest'ultima? Non proprio. Già, perché tra le fila del movimento pentastellato c'è anche tal Emanuela Corda, che durante la commemorazione in Aula alla Camera per il decennale della strage di Nassiriya, si chiede come mai nessuno commemori - oltre ai 19 caduti italiani e ai 9 iracheni - anche il kamikaze che li ammazzò e distrusse le loro vite. Di lui chi si ricorda, chiede la Corda?   L'intervento della grillina alla Camera Guarda il video su LiberoTv   Quel povero marocchino... - Tutto vero. La grillina spiega, in Parlamento, è bene sottolinearlo: "Nessuno ricorda il giovane marocchino che si suicidò per portare a compimento quella strage. Quando si parla di lui, se ne parla solo come di un assassino, e non anche come una vittima, perché anche egli fu vittima oltre che carnefice". Testuali parole: il folle che disintegrò 28 vite era anche lui "una vittima". L'aula insorge, lo stenografico registra "le proteste dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia", mentre la loro collega del M5S avverte che "l'aspetto più drammatico della strage di Nassiriya è che, a nostro parere, non fu uno scontro tra buoni e cattivi, non fu un attacco di militari che fecero strage di civili inermi. Da una parte e dall'altra - contina nell'apologia del kamikaze -, infatti, vi erano delle vittime, e i responsabili politici e morali, i mandanti di quella strage non sono mai stati puniti".   La fame e la speranza - Nel suo delirio, la Corda aggiunge che "un'ideologia criminale lo aveva convinto (il kamikaze, ndr) che quella strage fosse un gesto eroico, e lo aveva mandato a morire. E non è escluso che quel giovane, come tanti kamikaze islamici, fosse spinto dalla fame e dalla speranza che quel suo sacrificio sarebbe servito per far vivere meglio i suoi familiari, che spesso vengono risarciti per il sacrificio del loro caro". E così, continua, "se i nostri militari furono vittime, non furono solo vittime dell'ideologia terroristica, ma anche della politica occidentale: la politica dei nostri governi, che spedirono e continuano a spedire i nostri ragazzi sui fronti di guerra, raccontando loro che è eroico occupare i territori di altri popoli col pretesto che si sta portando la pace, quando invece si fomentano talvolta le ideologie terroristiche, e tutti i drammi che ne conseguono". Dichiarazioni, quelle della corda, che si commentano da solo. La prima indignata reazione è stata del deputato di Scelta Civica, Domenico Rossi: "Oggi, giornata della memoria dei caduti nelle missioni internazionali, il Movimento 5 Stelle ha equiparato le vittime italiane e i loro carnefici. Di fronte a ciò non ci sono valutazioni da esprimere ma solo da gridare con forza: vergogna!".

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