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Giuseppe Conte, i sondaggi sul suo partito: se si allea con il Pd fanno il botto, con Di Maio un disastro

Giulio Bucchi
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Dopo il partito di Renzi, torna in pista anche il partito di Giuseppe Conte. Oltre la crisi, ci potrebbero essere il voto anticipato e un nuovo assetto elettorale, per questo anche i sondaggisti riprendono in mano i dati sulla lista del premier di cui molto si sta parlando da qualche mese. Leggi anche: Il partito di Renzi? Numeri sconcertanti: sondaggi, ecco perché non vuole tornare al voto... Lo stesso Conte pare non contenere più la propria ambizione personale, ma c'è un problema. Con chi andare a braccetto. Secondo Antonio Noto, esperto intervistato dal Quotidiano nazionale, il suo partito personale varrebbe oggi il 12% ma si alleasse con il Movimento 5 Stelle sarebbe un mezzo fallimento. O meglio: "Non darebbe alcun valore aggiunto". Come dire: voti grillini che restano in casa. Potrebbe spostare gli equilibri, invece, se formasse un asse con il Pd: "In questo caso, in uno scenario di fantapolitica, Pd e Conte potrebbero arrivare a circa il 33%". Mica male. E Matteo Renzi? Numeri ben più miseri: "Prima delle Europee avevo calcolato che potesse intercettare il 5% dei consensi. Oggi il contesto è diverso: non si tratterebbe più di un nuovo soggetto politico, ma di una scissione dei gruppi parlamentari del Pd e, quindi, potrebbe valere anche meno".

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