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Matteo Salvini, dietrofront Lega? Nel partito girano strane voci: cosa può accadere dopo la sfiducia a Conte

Caterina Spinelli
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Tutto, su quello che accadrà dopo il 20 agosto, sembra in continua evoluzione. Ora si prospetta anche un'altra ipotesi, quella di un contratto bis tra Lega e M5s per andare avanti con il governo gialloverde. A far presagire questa possibilità è - secondo Il Giornale - una dichiarazione del ministro leghista Gianmarco Centinaio. "Noi con i colleghi del M5s ci siamo parlati in aula in queste ore e quello che dicono tanti colleghi parlamentari dei 5 stelle è che piuttosto che andare con il Pd e con Renzi è meglio tornare con la Lega con un nuovo contratto di governo. Io sono quello che non chiude mai le porte fino in fondo..." ha spiegato il ministro dell'Agricoltura che ha poi chiarito il vero ostacolo: la mozione di sfiducia a Conte. "In questo momento non la ritiriamo, poi deciderà Matteo Salvini, sarà lui a valutare". Leggi anche: Federico Rampini a Stasera Italia, la frecciatina al governicchio M5s-Pd: "Hanno nauseato" A confermare le parole del leghista anche l'ala governativa della Lega e, dall'altra parte, il cerchio vicino a Di Maio. Un'alleanza con il Pd per molti grillini delusi dall'operato, la fine della leadership di Luigi Di Maio, che dovrebbe fare un passo indietro per lasciare il posto ad un altro pentastellato più affine alla sinistra di Zingaretti (i nomi che girano sono quelli d Fico e Di Battista). Se tra i suoi colonnelli serpeggiano dubbi, il Salvinj è però deciso ad andare fino in fondo. Prima la sfiducia a Conte (in realtà dovrebbe essere lo stesso premier a dimettersi il giorno in cui sono calendarizzate le sue comunicazioni a Senato e Camera il 20 e 21 agosto) e poi premere perché il Quirinale dia il via libera al voto. "In tantissimi chiedono che non ci siano giochini di palazzo, governi tecnici. La via maestra, democratica, trasparente, lineare, è quella delle elezioni. No a governi strani, prima si vota, meglio è. Staremo attenti nei prossimi giorni perché non si crei a Roma un'alleanza innaturale, una coppia contro natura tra Renzi e Grillo per riaprire i porti italiani" avverte.

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