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Matteo Salvini e il discorso ai leghisti che ha aperto la crisi: "Volete la poltrona o...". Il retroscena

Giulio Bucchi
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Come è nata la crisi. Giancarlo Giorgetti spiega a Repubblica le ore convulse in cui Matteo Salvini ha deciso di sfiduciare Giuseppe Conte e rompere con il Movimento 5 Stelle. Lo scorso 8 agosto il leader della Lega "ha messo in fila i ministri, capigruppo, i dirigenti del partito - ricorda il suo vice, e sottosegretario -. Ha chiesto se preferivano restare al governo, sulle loro poltrone, o fare qualcosa di concreto per questo Paese. E a sorpresa, in coro, gli hanno detto basta".  Leggi anche: "Quando doveva aprire la crisi". Casini sa qualcosa: il grave errore di Salvini Poi Salvini "ha sentito una ventina di imprenditori e figure di spicco dell'economia e il responso è stato lo stesso: al voto", ha aggiunto l'esponente leghista. "Gli altri hanno le direzioni o le piattaforme Rousseau, noi abbiamo un leader", ha affermato Giorgetti con una chiara stoccata a Pd e M5s.

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