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Nicola Zingaretti nel panico. L'offerta di Salvini a Di Maio: "Ma non è che poi M5s e Lega...?"

Giulio Bucchi
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L'ombra del secondo forno su Pd e M5s. La trattativa per creare un governo giallorosso va avanti su due piani distinti: ci sono gli sherpa e poi ci sono i leader. Ma in tutti gli incontri, una delle domande ricorrenti dei dem ai grillini è: "Ma non è che sotto sotto volete tornare con la Lega?". "Non abbiamo ulteriori tavoli in calendario con altre forze politiche", ha spiegato ai colleghi senza troppa convinzione il capogruppo del Movimento alla Camera Francesco D'Uva. Un po' più deciso Luigi Di Maio, che al segretario dem Nicola Zingaretti ha ribadito: "Non c'è alcuna possibilità".  Leggi anche: "5 Stelle incompetenti e incapaci, ma...". Boschi, ammissione spudorata Ma i sospetti, anzi la paura tra i dem è tangibile. Perché l'offerta di Matteo Salvini all'ex alleato è allettante, sicuramente più di quanto prospettato dal Pd al M5s: Di Maio premier, Salvini vice e Conte a Bruxelles. E visto che la base dei 5 Stelle è in subbuglio e non vuole un inciucio con il Pd e voci importanti come Alessandro Di Battista (ma pure Gianluigi Paragone e Stefano Buffagni) premono apertamente per ricucire con il Carroccio, i dubbi al Nazareno non sono così campati in aria. Tanto da far chiedere ad Andrea Orlando, ex ministro della Giustizia, un "passaggio formale" a Di Maio per dire definitivamente no al Capitano. 

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