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Alessandro Di Battista bombarda il Pd: "Perché tace?". Le sue condizioni-capestro: salta l'inciucio?

Giulio Bucchi
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Viene descritto come "rilutattante", Luigi Di Maio. E il Movimento 5 Stelle "in rivolta". Il retroscena di Repubblica fotografava la situazione di caos tra i 5 Stelle, che lunedì hanno dato il via libera alla trattativa con il Pd nonostante grandi dubbi interni. Lo stesso Davide Casaleggio guida gli scettici, chiedendo un voto di ratifica sulla piattaforma Rousseau che potrebbe far crollare tutta la delicatissima situazione.  Leggi anche: "Di Maio al Viminale? Per me si può tornare al voto". Il renziano Bonifazi a valanga sull'inciucio E Alessandro Di Battista? Lunedì ha disertato il vertice romano. E oggi torna a parlare e bombarda l'eventuale accordo con il Pd cavalcando i temi a lui più cari. "Da cittadino e da persona che negli anni ha dato anima e corpo al Movimento pretendo: 1. La revoca delle concessioni autostradali ai Benetton, un gruppo che ha socializzato i costi e privatizzato i profitti e che dopo la tragedia del Ponte Morandi non deve più toccare palla. 2. Che si porti a compimento la riforma dello sport per togliere potere clientelare dalle mani di Malagò (avvistato due giorni fa stranamente all'Olimpico accanto a Veltroni). 3. Che si realizzi finalmente una legge durissima sui conflitti di interessi e contro l'accentramento di potere, immenso male del nostro Paese. Non era solo un problema riguardante Berlusconi evidentemente". "È il Deep State (lo Stato occulto) - prosegue Dibba su Facebook - il nemico principale degli interessi dei cittadini. A me interessa contrastarlo. Sono le mie idee e le idee devono restare protagoniste. Io non ho sentito nessuno del Pd - conclude - pronunciarsi su questo in questi giorni".

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