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Danilo Toninelli disperato: non funziona più la lavastoviglie e il frigo. Alla faccia dei costi-benefici

Caterina Spinelli
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C'è una storia dietro a questa crisi di governo, che potrebbe sembrare banale ma non lo è: "La storia della lavapiatti di Toninelli è invece lo specchio dell'Italia di oggi, dove le parole si sgretolano di fronte alle piccole cose della realtà quotidiana - scrive Franco Bechis alle pagine del Tempo -. Non solo: è la cartina al tornasole di come si utilizzano i soldi pubblici, e di tutte le procedure infinite che bisogna seguire per un'opera in questo caso privata (ma di proprietà pubblica), che avrebbero fatto saltare i nervi a qualsiasi esperto di una ipotetica commissione costi -benefici". Il tutto comincia quando a Danilo Toninelli, ministro uscente delle Infrastrutture, si rompe la lavastoviglie: "Ha chiesto che gliela riparassero, hanno dovuto fare un appalto, poi procedere a trattativa diretta, e infine saldare il conto: 1.280 euro Iva esclusa. Cifra talmente alta da fare pensare che al posto degli spazzoloni quella lavapiatti pulisse le stoviglie con lingotti d'oro zecchino. Ma l'intervento tecnico non deve essere stato risolutivo, così solo tre mesi dopo la dannata lavastoviglie del ministro si è di nuovo guastata. E siccome la sfortuna non arriva mai da sola, nella foresteria di Toninelli è andato in tilt pure il frigorifero. Risultato, altra procedura per riparare il frigo e a questo punto installare una nuova lavapiatti: 1.600 euro più Iva. Insomma, quasi 3 mila euro e mesi e mesi di procedure burocratiche per fare funzionare la lavapiatti nella foresteria del ministro, che poveretto deve essere andato avanti per settimane e settimane o con piatti di plastica o con olio di gomito e un bel detersivo al limone per lavare pentole, posate, bicchieri, piatti fondi e piani". Leggi anche: Danilo Toninelli, schiaffo da Pd e M5s: "Confermati tutti i ministri tranne lui" Ma il problema va ben oltre: "Voi capirete che se con lo stesso metodo e gli stessi costi e benefici - conclude Bechis - ci si approccia alle grandi opere, siamo tutti fritti con qualsiasi governo in carica. E il problema non era esattamente Toninelli, che a forza di pulire stoviglie a mano si è sicuramente mantenuto in forma".

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