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Franco Bechis, la crisi incomprensibile e il suicidio di Salvini: "Il peggio viene ora", scenario apocalittico

Giulio Bucchi
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Peggio della crisi di governo incomprensibile c'è solo quello che è seguito dopo. Franco Bechis, sul Tempo, delinea la folle parabola ferragostana di Matteo Salvini. Illuso di poter tornare subito al voto, il leader della Lega ha ottenuto solo una cosa: rimettere il Pd nella stanza dei bottoni. "E una volta rientrati e piazzati sulle poltronissime, quelli hanno intenzione di restarci a lungo", avverte il direttore.   Leggi anche: "Non può finire così". Salvini disperato, la terrificante prima pagina del Tempo Vero, il Conte-bis nasce nel caos più assoluto, ma i dem stanno "già facendo le selezioni dei propri candidati da inserire nei 500 posti di comando in scadenza nelle società pubbliche entro la fine della prossima primavera". E nella testa di tutti c'è la poltrona più importante, quella del presidente della Repubblica, che si libererà a inizio 2022. "L'hanno sempre scelto loro negli ultimi 30 anni, e non vogliono nemmeno per scherzo un'eccezione - spiega ancora Bechis a proposito del Pd -: poche chances avrà il M5s di portare li lo stesso Conte come immagina di fare chi in quelle fila ha costruito questa operazione politica suicida". Quello che Salvini non è riuscito a spiegare è perché subito dopo aver mollato Di Maio motivando la scelta con la impossibilitò di continuare a governare in quelle condizioni abbia poi fatto dietrofront, proponendogli di andare addirittura a Palazzo Chigi da premier. Fornendo su un piatto d'argento a Pd e M5s la possibilità di incastrarlo, peraltro con una serie di scuse già pronte. Ma "l'emergenza Iva non c'è, e la legge di bilancio non sarà frutto della nuova alleanza, se non per qualche ritocco in extremis: decreti e coperture per non fare scattare il rincaro della tassa sui consumi sono già stati scritti al ministero dell'Economia, e anche la griglia della legge di bilancio per il 2020 già pronta, perché non si può buttare giù in quindici giorni. Non si inserirà la flat tax della Lega - che era ipotizzata in deficit - e si accetteranno i vincoli di Bruxelles: non è quindi la manovra la preoccupazione dei rosso gialli". Il vero obiettivo è invece "scrivere al volo una legge elettorale proporzionale che tagli le ali a Salvini e al centrodestra, rendendoli politicamente ininfluenti nei prossimi anni. Così potranno restare sempre senza interruzione alcuna nella stanza dei bottoni anche forze politiche bastonate dagli elettori, ma necessarie per fare ottenere una maggioranza ai vincitori".

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