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Pd, fuga di massa preventiva dei big dal governo. La prova provata: andranno a casa (molto presto)

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Cristina Agostini
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Sono ventuno i ministri del governo Conte bis: nove sono del Pd. Nomi di rilievo? Nessuno. A parte Dario Franceschini, evidentemente molto interessato alla poltrona (guiderà i Beni culturali e Turismo), non se ne vedono. Parliamo infatti di questi dem nella squadra di governo: Francesco Boccia (agli Affari regionali), Giuseppe Provenzano (al Mezzogiorno), Elena Bonetti (alle Pari opportunità e Famiglia), Enzo Amendola (agli Affari europei), Lorenzo Guerini (alla Difesa), Roberto Gualtieri (all'Economia e Finanze), Teresa Bellanova (alle Politiche agricole alimentari e forestali) e Paola De Micheli (alle Infrastrutture e Trasporti), forse l'unica un pochino più di primo piano. leggi anche: Dopo i ministri, telefonata della Merkel a Mattarella: minacce per Di Maio agli Esteri, terremoto al Quirinale Sorge quindi un sospetto a vedere questa grande fuga dei big del Partito democratico dalla formazione dell'esecutivo giallo-rosso. Il dubbio è che forse non vogliano esporsi troppo nella consapevolezza che questo governo con il Movimento 5 stelle non sarà un'esperienza facile e difficilmente durerà fino alla fine della legislatura.  Lo stesso Matteo Renzi ha rivelato ad Augusto Minzolini sul Giornale che "nasce un governo tecnico, e neppure dei migliori. Anzi. C'erano in ballo personaggi come Cantone e Gabrielli e invece...". Invece niente. Nessun nome di rilievo.

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