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Papa Francesco 'converte' Luca Casarini: "Adesso credo in Gesù", il no-global si schiera

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Maria Pezzi
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 Folgorato sulla via dei migranti. Luca Casarini, l' ex no global diventato famoso a cavallo del Duemila per le guerriglie con cui a ogni manifestazione impegnava con le sue «tute bianche» le forze dell' ordine, ora è uno dei responsabili della Mare Ionio, la nave della Ong italiana Mediterranea. Ma soprattuttio, questa è la notizia, è diventato un bravo cristiano, devoto al Papa e ai vescovi. Naturalmente testimoni e apostoli di questa conversione sono stati i clandestini soccorsi in mare, dei quali, dice il 52enne ex no global veneziano, «salvando loro, salvo me stesso». Tutto sarebbe cominciato, racconta Casarini al Corriere del Veneto, con un inconto con l' arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice. «Un giorno gli ho detto che non ce la facevo più a vedere i bambini annegare, perché ogni volta era come se a morire fossero i miei figli. E lui mi ha spiegato che "compassione" in aramaico si traduce con la parola "viscere". Ecco, Gesù era mosso da qualcosa che nasceva da dentro, che non poteva arginare...». Per approfondire leggi anche: Salvini smaschera Casarini e Mediterranea Un colpo di fulmine che insieme alle parole di Papa Francesco ha aperto il cuore del vecchio guerrigliero giottino alla luce del Redentore. Al punto che, nelle letture serali, le encicliche del Pontefice hanno sostituito le biografie del Che. Sul comodino tengo il Laudato Si' di Bergoglio. Credo che attualmente il Papa sia l' unico leader in grado immaginare un mondo alternativo e che quell' enciclica sia in realtà un testo politico: parlando del Creato, affronta il tema dell' ecologia, del climate change, del rispetto che si deve a tutti gli esseri viventi. L' umanità non è soltanto un valore morale, è qualcosa che muove dai nostri sentimenti per poi portarci a fare delle scelte concrete. Dobbiamo difendere il Creato». Ma oltre alla benedizione del Papa non si è fatta attendere nemmeno quella delle altre gerarchie ecclesiastiche. Perché l' ex mangiapreti non si è fermato all'arcivescovo di palermo e il 9 agosto al palazzo vescovile di Mazzara del Vallo per incontrare monsignor Domenico Mogavero, che ha definito «un dono di Dio» l' impegno delle Ong che «salvano i migranti». E per il giottino in missione per conto di Dio, le celebrazioni curiali non finiscono qui. Qualche giorno fa, al colmo dell' entusiasmo per il cambio di governo e l' uscita di Matteo Salvini dal Viminale, L' Avvenire, il quotidiano della Conferenza episcopale italiana, ha santificato Casarini con un ritratto nel quale si spiega che l' ex ragazzotto dei centri sociali «ha depurato l' enfasi movimentarista tenendo sul comodino testi di teologia». A breve si attendono visioni mistiche e miracoli. di Lo.S.

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