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Nicola Porro smonta la farsa Pd-M5s: "Si può essere sciocchi e credere che non metteranno le mani nei conti?"

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Caterina Spinelli
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Anche loro, Pd e M5S - come Bush quando promise di non aumentare le tasse - hanno promesso di non fare ciò che poi hanno fatto. "È molto diverso dal tic della Prima repubblica, democristiano verrebbe da dire, dove tutto era possibile perché poco veniva esplicitamente escluso - si sfoga Nicola Porro sulle colonne del Giornale -. In questo caso i politici non hanno perso una verginità, che in pochi attribuiscono loro, ma una cosa ben più pesante: la loro credibilità". Leggi anche: Nicola Porro e il cambiamento climatico: "Ecco il libro che smonta tutte le balle" Il conduttore di Quarta Repubblica va subito al dunque: "In molti temiamo che la nuova maggioranza giallorossa possa adottare una tassazione patrimoniale: nella versione light della Confindustria sui prelievi bancomat, nella versione temuta dalla Confedilizia sugli immobili, o nella versione tosta sul patrimonio dei cosiddetti più ricchi. Ci sono state numerose smentite da parte degli esponenti del Pd e dei grillini. Ma chi di noi è disposto davvero a crederci? Se una contingenza e il gigantesco errore tattico di Salvini li hanno portati sullo stesso banco con chi giuravano non si sarebbero mai frequentati da alleati, si può davvero essere così sciocchi da credere che al primo deficit di cassa, o supposta emergenza, non metteranno le mani nei nostri conti correnti? I tanti osservatori che non si scandalizzano della giravolta politica, figuratevi un po' voi quanto si scandalizzerebbero della retromarcia fiscale".

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