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Umbria, il Pd rilancia con Francesca Di Maolo per convincere il M5s: l'avvocato vicino al mondo cattolico

Caterina Spinelli
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L'accordo tra Cinque Stelle e Pd alle Regionali in Umbria ancora non c'è. Alla fine potrebbe però essere l'avvocato Francesca Di Maolo la candidata perfetta. "È una delle ipotesi di candidatura unitaria a cui si potrebbe arrivare", fanno sapere fonti dal Nazareno quando sono passati pochi minuti dalla pubblicazione dei risultati del voto su Rousseau che ha dato il via libera al Patto Civico giallo-rosso con il 60,9%. Stefania Proietti, la prima scelta dei Cinque Stelle, non piace ai dem che la credono "inferiore ad Andrea Fora" e così la scelta ricade su un'altra personalità non tanto diversa. Anche la Di Maolo, infatti, viene considerata una donna "forte" della città di San Francesco. Da sempre vicina al mondo cattolico, la Di Maolo è presidente dell'istituto Serafico per sordomuti e ciechi.  Leggi anche: Regionali, svelato il voto su Rousseau: anche gli iscritti dicono sì al Patto Civico Luigi Di Maio l'ha incontrato in un hotel a Perugia, dopo la sua visita ad Assisi. Visita che ha tranquillizzato Nicola Zingaretti: "Sull'Umbria sono fiducioso. Ci sono le condizioni con lo sforzo di tutti per arrivare a una forte candidatura, unitaria e competitiva per il bene di quella bellissima terra orgoglio di tutta l'Italia", ha scritto su Twitter.

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