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Luigi Di Maio convoca l'ambasciatore turco: "Presto misure contro l'offensiva in Siria"

Davide Locano
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Si muove anche Luigi Di Maio, per quel che può valere, nella sua veste di ministro degli Esteri: ha infatti convocato l'ambasciatore turco in Italia in seguito all'attacco contro le postazioni curde in Siria, avvenuto mercoledì. La convocazione punta a esprimere la "protesta del governo italiano" su quella che viene definita come "l'offensiva" nel territorio siriano. La convocazione arriva dopo che, nelle prime ore del pomeriggio di giovedì, il capo politico M5s aveva preannunciato che il prossimo lunedì, al consiglio dei ministri degli Affari esteri europei, l'Italia ha intenzione di chiedere "di agire con una sola voce anche attraverso l'utilizzo di misure nei confronti della Turchia che l'invitino a tornare indietro rispetto all'offensiva che ha deciso di muovere". Leggi anche: Siria, Donald Trump manda i turchi al macello Già mercoledì la Ue ha chiesto alla Turchia di "cessare l'azione militare unilateralmente", rimarcando come "la ripresa delle ostilità nel nordest indebolirà ulteriormente la stabilità dell'intera regione, esacerbando le sofferenze dei civili e provocando ulteriori movimenti della popolazione". Parole alle quali il premier turco Erdogan ha replicato con toni minacciosi e durissimi nella giornata di giovedì: "Sveglia, Ue! Ve lo ridico: se tentate di presentare la nostra operazione lì come un'invasione, apriremo le porte e vi invieremo 3,6 milioni di migranti". Così Erdogan nel corso di un intervento nel Parlamento ad Ankara. Inoltre, il premier ha rivelato che "109 terroristi curdi sono stati uccisi".

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