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Lorenzo Fioramonti, il ministro M5s vuole la "tassa sul caviale" e la lattuga nei distributori automatici

Davide Locano
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Ancora lui, ancora Lorenzo Fioramonti, il ministro dell'Istruzione ormai "nuovo" Danilo Toninelli. Un grillino che inanella gaffe dopo gaffe, oltre a proporre teorie bislacche. E così, dopo la tassa sulle merendine, ecco quella che è stata subito ribattezzata "tassa sul caviale". Già, perché Fioramonti ora vuole introdurre anche una tassa sul cibo di lusso per finanziare l'Istruzione. Roba da grillini, appunto. E intervistato da Repubblica, Fioramonti torna a difendere la tassa sulle merendine: "Perché la Coca Cola venduta nei distributori automatici deve avere un'Iva agevolata al 10 per cento - s'interroga il grillino -? È una bevanda non certo salutare né di prima necessità. Ecco, rimodulando l'imposta sulle bibite che si vendono nelle macchinette, sul cosiddetto junk food e sul cibo di lusso si fa un' operazione di salute, si trovano risorse interessanti per l' istruzione, si possono detassare altri beni necessari e sani". E ancora, sottolinea come "nelle macchinette presenti nelle scuole troviamo bevande gassate, non kiwi o lattuga, merendine ipercaloriche invece di panini con la mortadella. È un dovere intervenire". Insomma, si attendono con ansia i distributori automatici di kiwi, lattuga e panini con la mortadella. Leggi anche: Toninelli assente alla festa M5s: la foto che spiega tutto  

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