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Gianni Letta in contatto coi ministri del Pd, Giuseppe Conte scommette sui responsabili di Silvio Berlusconi

Cristina Agostini
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La maggioranza di governo è dilaniata al suo interno. Nel Movimento 5 stelle il clima è tesissimo, il duro richiamo di Giuseppe Conte non è rivolto solo a Matteo Renzi. "I voti sono i nostri", continua a ripetere Luigi Di Maio, "il presidente del Consiglio farebbe bene a ricordarlo". Ma la guerra è appena iniziata seppure nessuno vuole tornare alle urne, tanto meno il Quirinale che prima di andare a elezioni vuole completare il taglio dei parlamentari. Eppoi all'interno dello stesso Movimento c'è chi sta con Conte. In questo scenario, rivela La Repubblica, ormai da qualche tempo e in modo segretissimo Gianni Letta, fedelissimo di Silvio Berlusconi, sta lavorando per rafforzare l'esecutivo. Una volta alla settimana parla con due ministri del Pd di rito democristiano. E' in contatto anche con il segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti. A tutti dice che "all'Italia serve stabilità". Non solo. Leggi anche: Berlusconi sul palco, "cosa facevano i leghisti mentre lui parlava". Poi parte questo coro...  Quando ce ne sarà bisogno i cosiddetti "responsabili" azzurri si uniranno. Mara Carfagna, Renato Brunetta, Gianfranco Rotondi, molti parlamentari meridionali di Forza Italia si schiereranno anche in Aula contro Matteo Salvini. Non necessariamente faranno un gruppo parlamentare. Ma la direzione è quella: "Segniamoci questa data, 19 ottobre 2019", dice Rotondi, "in piazza San Giovanni è nato il Pdl per Salvini. Forza Italia non si presenterà alle Politiche. Silvio può chiederci tutto, ma non di firmare una cambiale per il leghista. Noi faremo una scelta diversa".

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