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Nicola Zingaretti, il retroscena dem: voto dopo la manovra e Conte candidato premier

Caterina Spinelli
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Matteo Renzi e Luigi Di Maio ingombrano troppo e così dal Pd cresce la tentazione di staccare la spina. Un'idea, quella di andare al voto dopo la manovra, appoggiata anche da Giuseppe Conte. Ciò spiegherebbe il retroscena, filtrato dal Nazareno, di  tornare alle urne in coalizione con i Cinque Stelle con Conte candidato premier. La fronda pro voto - spiega Il Giornale - aumenta sempre più. Lo stesso Dario Franceschini, grande sostenitore del governo giallo-rosso, non ne può più dello scontro Di Maio-Renzi e minaccia di la rottura. Andrea Orlando, vicesegretario dei dem, da giorni chiede al segretario del Pd Nicola Zingaretti di valutare l'opzione, con lui anche Maurizio Martina e Matteo Orfini. Leggi anche: Paolo Becchi, il retroscena sulla notte del ribaltone giallo-rosso. Le mosse del Colle e di Conte Il motivo è semplice: in caso di voto anticipato, Renzi eleggerebbe una decina di parlamentari e dunque sarebbe costretto ad elemosinare l'alleanza con il Pd. Zingaretti ci pensa anche se Goffredo Bettini, vero spin doctor del segretario, suggerisce di utilizzare le elezioni anticipate come una minaccia per contenere l'arroganza dei due capi politici e per evitare di presentarsi soli alle Regionali. 

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