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Vittorio Feltri contro Nicola Zingaretti: "Un poveretto, specie di personaggio preistorico"

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Maria Pezzi
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Che la politica sia scaduta come una mozzarella ormai rancida non è una novità. Tuttavia non pensavamo che Zingaretti, per quanto personaggio di basso livello culturale, allo scopo di polemizzare con un avversario, Salvini, arrivasse a dargli dell' ubriacone solo perché questi non ha fatto mistero di tracannare di tanto in tanto un mojito. Un insulto gratuito che viene lanciato spesso a chi è antipatico da coloro che non dispongono di validi argomenti polemici. Se uno ti sta sulle palle dici che è sbronzo e pensi di aver usato la bomba atomica mentre si tratta di un peto orale. Succede pure a me ogni tanto di essere tacciato di bere smodatamente sebbene nessuno mi abbia mai visto ciucco, e debbo ammettere che di certe accuse me ne frego perché col mio lavoro quotidiano, da oltre 50 anni, mi assicuro una vita agiata. Per approfondire leggi anche: Vittorio Feltri contro Zingaretti Naturalmente non mi faccio mancare del buon vino, ma credo siano cazzi rigorosamente miei. Come lo sono di Salvini se talora si bagna la gola quando è secca. Dove è il problema? È nell' intento offensivo di Zingaretti, proprio lui poveretto che è una specie di animale preistorico, che ha l' eloquio di un plantigrado ammaestrato da un analfabeta di ritorno e anche di andata. Dare dell' alcolizzato al Matteo Lombardo è come dare del figlio di puttana a qualcuno di cui non si conosce la madre. Una operazione volgare e insensata che si inserisce nella battaglia politica come la sassata di un teppista nelle vetrate di casa tua. Il segretario del Pd si conferma incapace di qualsivoglia dialettica e propenso a fare a pugni nelle trattorie romane per non pagare il conto delle eccessive libagioni. Caro Salvini, cin cin. di Vittorio Feltri

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