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Silvio Berlusconi testimone nella Trattativa Stato-Mafia: scena muta dai pm, un guaio per Dell'Utri

Marco Rossi
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Silvio Berlusconi stavolta non va in aiuto dell'amico di sempre Marcello Dell'Utri. Il leader di Forza Italia, citato come teste assistito davanti alla Corte d'Assise d'Appello che celebra il processo di secondo grado sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia, si è avvalso della facoltà di non rispondere nonostante la convocazione dei legali dell'ex senatore di Forza Italia Per approfondire leggi anche: Silvio Berlusconi, indagato dai giudici di Firenze per le stragi di mafia nel 1993 L'x premier ha spiegato che il suo no alla chiamata in aula della difesa dell'imputato condannato a 12 anni in primo grado è stato fatto: "su indicazione dei miei avvocati". La difesa ha anche chiesto di proiettare in aula una video intervista dell'ex Presidente del Consiglio in cui, dopo il verdetto di primo grado, dichiarava che il suo governo non aveva mai ricevuto minacce mafiose. Ma la Procura generale si è opposta alla richiesta.

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