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Franco Bechis, la lettera del signore Emilio che smaschera il metodo-Zingaretti: così la burocrazia uccide

Marco Rossi
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La Regione Lazio ha approvato il nuovo testo unico sul commercio. Franco Bechis, direttore del Tempo, ha scoperto che questa novità invece di aiutare chi vuole investire per far ripartire l'economia è, invece, un altro modo per mettere il bastone fra le ruote ai commercianti. Con il nuovo testo la Regione, guidata dal segretario del Pd, si è data sei mesi di tempo dalla pubblicazione della legge per farne il regolamento attuativo. Nel frattempo non può essere concessa alcuna nuova autorizzazione per aperture di esercizi oltre i 150 mq nei comuni piccoli e oltre i 250 mq in quelli grandi.  Per approfondire leggi anche: Quella del signor Emilio Perazzola, che ha raccontato la sua odissea burocratica in una lettera a Franco Bechis, non è solo una storia della provincia laziale: è lo specchio di questa Italia che va a rotoli sempre di più. C' è dentro il modo con cui la sinistra - e non solo lei - guarda agli imprenditori ("furbetti" e "approfittatori" invece che investitori), un pizzico di storia malata dell'Ilva, la ragione per cui l'Italia arranca e da oltre due decenni non riesce più a crescere. Questo paese sta morendo di regolamenti immaginati con questa stessa filosofia, e non c'è norma nazionale che venga immaginata e perfino annunciata e propagandata che poi non abbia bisogno di questa coda legislativa assurda. Si pensi che la manovra oggi all'esame del Parlamento prevede la bellezza di 74 decreti attuativi da varare dal 2020 in poi. E allora buona fortuna a tutti, conclude il direttore del Tempo nel suo editoriale

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