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Alessandro Di Battista si esclude dai "facilitatori" del M5s: rottura con Luigi Di Maio?

Giulio Bucchi
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In pochi l'hanno sottolineato, nel caos del Movimento 5 Stelle. Si è tirato ancora indietro, Alessandro Di Battista, preferendo non partecipare alla bagarre sui 6 facilitatori. Scelta saggia, visto le polemiche che hanno investito i protagonisti e gli esclusi. Elisabetta Trenta, per esempio fatta fuori a sua insaputa dalla votazione online su Rousseau, ha già minacciato di presentare un dossier dettagliato sulla gestione dubbia dei vertici del Movimento. E molti grillini hanno contestato la nomina di Barbara Floridia ed Enrica Sabatini, giudicate (non a torto) due fedelissime di Davide Casaleggio inserite di peso nel nuovo organo di guida politica dei 5 Stelle. Leggi anche: Trenta fatta fuori, l'ora della vendetta. Pronto il dossier contro Di Maio e M5s Nella rosa ci sarà l'ex direttore di Sky Tg24 Emilio Carelli, che si occuperà di comunicazione, e l'ex ministro Danilo Toninelli assegnato alla campagna elettorale. Ma niente Dibba. "L'ex parlamentare - spiega il Messaggero - ha preferito non far parte della regia. Perché - racconta chi lo conosce - punta a prendere le redini del Movimento se Di Maio dovesse farsi da parte". Il team del futuro molto prossimo.

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