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Sardine, Jasmine Cristallo tira in ballo la figlia di Matteo Salvini: "Mi batto anche per lei"

Davide Locano
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Si chiama Jasmine Cristallo, è una delle cosiddette sardine ed è andata in televisione - ovviamente a Otto e Mezzo di Lilli Gruber - a dire che Matteo Salvini è "abominevole". Testuali parole. Insulto rivolto al leghista in relazione alla gestione dell'emergenza migranti ai tempi in cui era ministro dell'Interno. Da par suo, Salvini ha reagito postando il video dell'intervento su Twitter, aggiungendo: "La sardina esce allo scoperto. Nave Gregoretti? Salvini è stato abominevole". Un post che ha scatenato una lunga serie di commenti, tra chi attaccava o insultava lei e chi attaccava o insultava Salvini per averla "esposta", dimenticando però che la ragazza era andata in tv. Leggi anche: Sardine e Gregoretti, il video con cui Salvini smaschera i pesciolini Una polemica troppo ghiotta, per tal Jasmine - coordinatrice delle sardine calabresi -, che è tornata a valanga contro Salvini: "Da oggi ho una ragione in più per non arretrare di un passo e difendere il mio diritto al dissenso, a battermi per un mondo civile, in cui le donne non vengano brutalizzate. Lo devo alle donne, a mia figlia ed anche alla sua", ha scritto tirando in ballo la figlia di Salvini. Una discreta vergogna. Dunque altri attacchi inaccettabili: "Racconterà a sua figlia che espone foto di donne solo per farle dileggiare e violentemente aggredire con frasi e aggettivi raccapriccianti?". Ma non è finita, perché la sardina è ossessionata dalla figlia di Salvini: "Quando teneramente le mette lo smalto o assiste alle recite natalizie, ci pensa - ha aggiunto - a come si sentirebbe se fosse sua figlia vittima di quella stessa violenza che infligge ad altre donne? Posso per ora raccontarle come ha reagito la mia di figlia, che ha 19 anni ed ha commesso la sciocchezza di leggere i commenti a me destinati dai suoi campioni di civiltà: tremava". Insomma, gli insulti rivolti dagli idioti dei social a lei sono colpa di Salvini. Mentre se quello che li incassa, gli stessi insulti, nessuno dice nulla. Ma tant'è, questa roba sono le sardine. "Quanto a lei, Salvini - conclude la Cristallo - non mi aspetto delle risposte ma sappia che da oggi ho una ragione in più per non arretrare di un passo e difendere il mio diritto al dissenso, a battermi per un mondo civile, in cui le donne non vengano brutalizzate. Lo devo alle donne, a mia figlia ed anche alla sua". Da brividi.

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