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Lucia Azzolina, dossier M5s: "Perché non può fare la ministra". Il concorso da preside quand'era già deputata

Giulio Bucchi
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La successione di Lorenzo Fioramonti al ministero dell'Istruzione travolge anche Lucia Azzolina, sottosegretaria grillina al Miur. È una delle favorite, ma per un complesso gioco di pesi e contrappesi dentro il Movimento 5 Stelle potrebbe restare con un palmo di naso, beffata da qualche grillino più vicino di lei a Roberto Fico. Anche per questo sul suo conto tornano a girare vecchie voci, velenosissime, tra i colleghi di Movimento. Leggi anche: "Mi stupisco del M5s". Fioramonti avvelenato dopo le dimissioni: a chi ha dato i soldi Tra i deputati, ricorda il Messaggero, c'è chi sottolinea la scelta "inopportuna politicamente" della sottosegretaria "di partecipare lo scorso anno, da deputata membro della commissione istruzione, al concorso per preside". Concorso vinto, ma poi finito sotto ricorso, "presentato dall'allora collega Gelsomina Vono, ora passata con Italia Viva a Palazzo Madama". Veleni che, conclude il quotidiano romano, "hanno avuto una coda con l'approvazione del decreto scuola: l'emendamento sui presidi, per evitare conflitti d'interessi, non fu presentato dal governo ma dalla deputata grillina Virginia Villani". Difficile, concludono i grillini a lei opposti, fare ministro una così.

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