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Gregoretti, Matteo Salvini cosa rischia dopo il sì al processo del Senato: non solo 15 anni di carcere

Marco Rossi
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Il processo a Matteo Salvini sarà la prima, spettacolare incursione giudiziaria nella vita di un governo repubblicano, una vivisezione in diretta tv di quell' organismo complesso che è un Consiglio dei ministri. Lo scrive il Giornale in edicola mercoledì 12 febbraio. Ed è ovvio che Salvini farà tutto il possibile perché le udienze si trasformino in una gigantesca tribuna elettorale da cui sventolare la linea della tolleranza zero contro sbarchi e scafisti. L' imputato Matteo Salvini dovrà difendersi dall'accusa di sequestro di persona pluriaggravato, rischia una condanna che se diventasse definitiva lo spedirebbe in carcere, ben oltre i limiti della condizionale e dell' affidamento ai servizi sociali. Che lo scenario sia giudiziariamente assai pesante lo si era visto nei giorni scorsi, quando l' avvocato-deputato Giulia Bongiorno era intervenuta su Salvini per frenare una certa spavalderia con cui il leader leghista stava affrontando la richiesta di processarlo. Anche perché la linea finora sostenuta da Salvini, ovvero di avere agito di concerto col resto del governo e in primis col presidente del Consiglio, potrà funzionare mediaticamente e politicamente, ma rischia di essere irrilevante o quasi nel processo. Per approfondire leggi anche: Gregoretti, Paolo Becchi a valanga Se Salvini dimostrasse che Conte era d' accordo, potrebbe al più trascinare il premier nel processo ma non salverebbe se stesso. A portare Salvini sul banco degli imputati sono stati i giudici del tribunale dei ministri di Catania, presieduto da un esponente storico di Magistratura democratica, che aveva rifiutato la richiesta di archiviazione del fascicolo avanzata dalla procura della Repubblica. Gli stessi giudici hanno compiuto una serie di indagini, interrogando testimoni e acquisendo documenti. Ma per legge, non potranno essere loro a celebrare il giudizio. Salvini verrà processato da una sezione ordinaria del tribunale di Catania. E qui può sperare in un trattamento più comprensivo. A rappresentare l' accusa, d' altronde, ci sarà la stessa Procura che aveva proposto il suo proscioglimento. Ma qualunque profugo si trovasse a bordo della Gregoretti potrebbe costituirsi parte civile, e così pure qualche Ong, e chiedere la condanna. Prima che si arrivi a una sentenza definitiva si dovranno aspettare anni tra primo grado, appello e Cassazione. La nuova legge sulla prescrizione non si applica, ma il sequestro di persona è un delitto che non si estingue in fretta.

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