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Coronavirus, Lorenzo Fioramonti vaneggia: "Simbolo di una società debole e della globalizzazione"

Caterina Spinelli
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Dopo le dimissioni da ministro dell'Istruzione e l'addio al Movimento 5 Stelle, pare che Lorenzo Fioramonti non abbia perso l'abitudine agli scivoloni. Dopo le battute sessiste contro Daniela Santanchè, ecco che l'ex ministro ne ha una anche per il coronavirus. Agli allarmi dell'Organizzazione mondiale della sanità sulla pericolosa diffusione dell'epidemia proveniente da Wuhan, Fioramonti risponde: "Il coronavirus è il simbolo di una società debole ed insicura, che ha svenduto la salute, il benessere e l'ambiente per un sistema di produzione globalizzato che non sappiamo governare" ha chiosato su Twitter provocando l'ira di molti utenti. Leggi anche:  Coronavirus, le rotte del contagio: non soltanto Africa, ecco da dove arrivano i rischi per l'Europa Uno tra tutti fa notare all'ex pentastellato che nel Trecento la società non aveva svenduto proprio nulla, il sistema di produzione non era globalizzato, eppure la peste nere dalla Cina arrivò ugualmente. Proprio così, la tesi vaneggiante di Fioramonti, che addossa la colpa dell'epidemia agli allarmismi e alla globalizzazione, fa acqua da tutte le parti.  Il #coronavirus è il simbolo di una società debole ed insicura, che ha svenduto la salute, il benessere e l'ambiente per un sistema di produzione globalizzato che non sappiamo governare https://t.co/8uR65T1Rhw @ilmessaggeroit— Lorenzo Fioramonti (@lofioramonti) February 13, 2020

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