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Giuseppe Conte e le sardine, perché l'incontro tra premier e Santori salta sempre: "C'è il veto politico"

Giulio Bucchi
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Da settimane Giuseppe Conte deve incontrare i rappresentanti delle sardine. Non se n'è ancora fatto nulla e forse non si farà mai, perché sul faccia a faccia ci sarebbe il veto del Movimento 5 Stelle. I grillini sono entrati in un vortice d'odio: accuse reciproche con Mattia Santori e compagni, segno che la rivalità politica è ormai lanciata e il potenziale bacino elettorale (in attesa che i pesciolini diventino partito) è il medesimo.  Leggi anche: "Una sequenza di stronz***" in un  minuto e mezzo". Sallusti tritura la sardina Donnoli in diretta Dopo qualche ammiccamento iniziale (è stato lo stesso Santori a parlare di proposte ufficiose di candidature ricevute dalle sardine da parte di esponenti grillini), la frattura è scoppiata prima con la foto dei 4 fondatori bolognesi con Luciano Benetton, e poi con il diktat di Santori che ha definito "strumentale" la piazza dei 5 Stelle sul taglio dei vitalizi. Come ricorda il Giornale, Lorenzo Donnoli ha rincarato parlando di Luigi Di Maio come un "ministro vergognoso", "che fa buffonate". Grosso imbarazzo, anche perché Beppe Grillo si era già esposto etichettando le sardine come "un movimento igienico sanitario". E sempre secondo il Giornale ci sarebbe proprio "il fastidio del M5s" dietro il rinvio "all'infinito" dell'incontro tra premier e Santori. Con tanto di malelingue grilline: "Vogliono essere ricevute da Conte per essere incoronate".

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