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Coronavirus, una maledizione per i Cinque Stelle: ipotesi di rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari

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Le inquietudini legate alla diffusione del coronavirus minacciano l'organizzazione del referendum confermativo sul taglio dei parlamentari, previsto per 29 marzo. Adesso la consultazione potrebbe slittare. In effetti, le attività di campagna elettorale e l'organizzazione dei seggi nelle scuole cozzano con numerose misure assunte dalle regioni più colpite dal coronavirus. In particolare, quelle sul contenimento degli eventi e delle manifestazioni pubbliche. La richiesta di rinvio arriva dal segretario di Più Europa, Benedetto della Vedova: "Stare in fila a poca distanza uno dall'altro, consegnare il documento allo scrutatore, entrare nella cabina elettorale e passarsi la matita di mano sono tutti comportamenti poco sicuri in questo momento", ha dichiarato. Per approfondire leggi anche: Coronavirus, il governatore lombardo Fontana: "Poco più di un'influenza, forse all'estero..." Dunque il governo consideri "il rinvio della data del referendum", conclude Della Vedova. Così la pensa anche il parlamentare Pd, Stefano Pedica, il quale propone un rinvio di due mesi. Il Movimento 5 stelle, così, nonostante la voglia di archiviare la pratica, dovrà piegarsi all'emergenza coronavirus e valutare il rinvio del referendum sul provvedimento bandiera grillino.

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