Cerca
Logo
Cerca
+

L'auto blu di Calvani è da poveracciE' costata solo 9 mila euro

Esplora:

Dopo le polemiche per il leader dei Forconi che ha lasciato la piazza con un'auto di "lusso", ecco tutta la verità sull'automobile

Ignazio Stagno
  • a
  • a
  • a

«L'amico del Giaguaro» o «Il contadino che ama viaggiare in Jaguar». Sono questi solo alcuni dei titoli che sono stati dedicati a Danilo Calvani, uno dei leader del Movimento 9 dicembre, più noto comequello dei Forconi. La colpa di Calvani è quella di aver lasciato la manifestazione di Genova a bordo di una Jaguar blu. Su tutti i giornali questo accostamento tra protesta e auto di lusso è stato considerato inopportuno e ha oscurato le ragioni dei manifestanti. Maquella Jaguar in realtà è una macchina del 2006 con cinque diversi proprietari in curriculum, è un'auto turbodiesel, ha 150 mila chilometri nel motore ed è costata 9 mila euro. Meno di un'utilitaria. Calvani, contattato da Libero sbuffa: «Non ne posso più di questa storia. Ho mostrato il passaggio di proprietà ad altri giornalisti, ma questa mattina il vero valore di quella macchina non l'ha riportato nessuno. Certo non faceva notizia». Ma di chi è il «bolide»? «Di un mio amico trasportatore, io sono di Pontinia in provincia di Latina, lui di Priverno, a pochi chilometri da casa mia. Lo chiami così le racconta». Contattiamo Walter Dell'Unto, 49 anni, titolare di un'azienda di trasporti. È scorato: «Mi scusi se non le ho risposto subito, ma è tutto il giorno che sono al telefono».  La Jaguar? «L'ho pagata 9 mila euro con un bonifico. Sarà un mese che ce l'ho, l'ho lavata da poco e devo ancora andare dal vecchio proprietario a ritirare le gomme termiche». Il precedente titolare, un pensionato di 71 anni, l'aveva acquistata a 8.500 euro. «Ah questo non lo sapevo. Per questamacchinaall'ini - zio mi ha chiesto 12 mila euro, a 8 mila non me l'ha voluta vendere, non c'è stato verso. Ho chiesto se potessimo dividerci almeno la spesa del passaggio, non ha voluto concedermi neanche quello». Come ha trovato la Jaguar? «Ho consultato gliannunci inmezza Italia. Ho visto anche delle Lancia Thema a 3-4 mila euro, ma erano troppo vecchie. Volevo una berlina, adatta alla famiglia, ma diesel, non è che navigo nell'oro. A Latina c'era una Jaguar come la mia, ma a benzina, per questo non l'ho presa. A Padova ce n'era una con l'iniezione rotta. A Milano, invece, c'era questa. Quando sono andato a vederla, mi hanno detto: guarda che a destra ha i fari buoni, a sinistra sono un po'più opachi perché ha preso una botta. Quindi c'è stata una trattativa che è andata avanti diverse settimane. Sino al bonifico». Insomma non ha acquistato un'auto con gli interni che profumano di nuovo.  «Il libretto è pieno perché ci sono quattro passaggi di proprietà. Per registrare il mio devono farmi un documento nuovo». Dell'Unto recita la storia della macchina come una novena: «È stata venduta dalla Jaguar di Parma nel 2006: il primo proprietario, un mio coetaneo, è morto; il terzo proprietario, invece, deve avere avuto dei problemi famigliari e l'ha ceduta al papà. Dal 2011 l'auto era ferma, l'ultimo cedolino scadeva nel 2012». Ma perché l'ha comprata? «La Jaguar mi piace perché ha un buon motore e poca tecnologia: oggi l'elet - tronica ti lascia a piedi». Non ritieneche siaunamarcaun po' visto - sa? «In realtà questo tipo di macchine ormai le sfoggiano nell'Eu - ropa dell'Est. Certo con tutta la pubblicità che le ho fatto dovrei chiamarela Jaguar e farmi pagare. Lo sa quanta gente mi sta telefonando. E stanno tempestando anche il precedente proprietario, il pensionato, che si è spaventato e mi sta cercando a sua volta». Non si è pentito di aver accompagnato Calvani a Genova? «Un po' sì. Io non dovevo esserenel punto dove mi hanno fotografato, mi hanno fatto parcheggiare lì perché dovevo caricare anche un disabile». Ed è successo il patatrac: «Dopo neanche due ore mi hanno contattato da casa e mi hanno detto: “Stai su tutti i telegiornali, che cosa hai combinato?”. E che hocombinato? Mica ho ammazzato nessuno ». Dell'Unto, incidenti di percorso a parte, crede nelle ragioni della protesta: «Questo governo non ci rimborsa le accise, per questo ho fermi 41 rimorchi e a novembre ho lasciato a casa gli ultimi tre lavoratori. Invece della mia Jaguar, parlate dei problemi di chi lavora. Per favore».  di Giacomo Amadori

Dai blog